Da qualche parte, in qualche tempo

Nel mezzo del deserto, sotto un sole cocente, un lampo d’energia passa largamente inosservato mentre lo spaziotempo cambia per permettere il passaggio di sei persone esauste.

Morph, Flashback, Spider-Girl, Marrina, Cloak e Dargo si guardano intorno disorientati, privi di alcun punto di riferimento ed ancora confusi dal viaggio.

-Okay… almeno è più salutare del teletrasporto di Cloak… - nota Flashback abbassando la maschera per asciugarsi il sudore sulla fronte.

Morph, in una versione femminile del suo corpo con un bikini rosa anni ’50, controlla il bracciale dorato che porta al polso sinistro.

-Nessuna notizia dal Tallus, ancora… diamogli tempo.

-Mentre aspettiamo potrei costruire una tenda con la mia tela… qui si muore… - si lamenta Spider-Girl, che a differenza di Flashback non ha spostato di un millimetro la maschera.

-Meglio risparmiarla per i pericoli di questa linea temporale – consiglia Marrina.

Cloak, il cui mantello è ora di un bel colore verde e oro, con lo stemma della Fenice a fissargli il cappuccio all’altezza della gola, si accascia al suolo, ancora più rannicchiato del solito nella propria oscurità.

-Troppa luce… ho bisogno di ombre…- Sa che le sue parole sono dettate da una mera reazione psicosomatica alla propria condizione, ma è troppo occupato a cercare un equilibrio interiore con la terribile Forza-Fenice che ora vive nell’oscurità del suo corpo per curarsene.

-Posso evocare un po’ di nuvole, o volare nella zona per trovare qualche riparo… - si offre Dargo, ma Morph gli fa segno di fermarsi.

-Aspetta, il Tallus ha rilevato una costruzione a dieci chilometri da qui. Con Cloak in queste condizioni, sei l’unico che possa arrivarci rapidamente. Spider-Girl, vai con lui.

La ragazza, che era dedita ad accertarsi che Cloak stesse bene, resta sorpresa dall’ordine.

-Va bene… ma perchè io?

-Il senso di ragno. Se non percepisci pericoli, ci trasferiamo lì in attesa di istruzioni.

Dargo inizia a far roteare il suo martello mistico, alzando un vento pronto a sollevarlo mentre porge una mano alla giovane mutante.

-Sarà un viaggio turbolento, ma immagino che tu possa aderire al mio corpo per non cadere, giusto?

-Hmm…sì, non ci avevo…pensato… - risponde, dimentica del caldo soffocante mentre si stringe al dio del tuono e i due si alzano in volo.

 

MARVELIT presenta

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Episodio 2 – Provaci ancora, Bruce

Di Fabio (il dittatore) Furlanetto e Valerio (il dissidente) Pastore

 

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Morph si trasforma in un grosso ombrellone, abbastanza largo da coprire gli altri tre compagni rimasti. Il Tallus resta incastrato a mezz’asta, ancora in silenzio.

-Spero che sia abbastanza… mi stanco troppo a fare il ventilatore gigante.

-Mi dispiace essere un peso per voi… – confessa Cloak – So di non essere una presenza molto… confortante, ma troverò il modo di ricambiare il vostro sostegno.

-Un peso?- ridacchia Flashback. -Sei diventato da un giorno all’altro il recipiente dell’entità più potente che conosciamo, hai letteralmente salvato un intero pianeta… Ehi, se non hai diritto ad essere stanco tu!

-La nostra è una situazione difficile, come lo è il tuo passato. Nessuno ti rimprovera di essere ancora addolorato per la morte della tua metà… e nemmeno io mi sento molto bene in questo posto privo d’acqua – risponde Marrina, abbassando il tono dell’ultima frase.

Un silenzio imbarazzante copre i secondi successivi; tra i mille pensieri e preoccupazioni nella mente degli Exiles, la conversazione spicciola occupa una bassa priorità.

Poi Flashback riprende a parlare.

-Sono curioso, Marrina. Hai detto che nel tuo mondo, Namor ha conquistato la superficie… che ne è del Canada?

-E’ stata una delle prime nazioni a cadere, ma è diventata una provincia ricca e prospera. Ero solo una bambina quando Namor attaccò, e fui portata presto ad Atlantide, ma ho vissuto la mia infanzia in Canada. Cosa… cosa io sono nella tua linea temporale?

-Sei una degli Alpha Flight – risponde il canadese, rimettendosi la maschera ed alzandosi in piedi.

-Non mi dice niente – è costretta ad ammettere l’aliena.

-Sono un gruppo di eroi canadesi- spiega Morph mentre dall’ombrellone esce sventolando una bandiera con il disegno di una foglia d’acero rossa su sfondo bianco.

-Lo erano anche nel mio mondo, ma come tutti gli altri eroi, sono o morti o diventati uomini-serpente – aggiunge Cloak.

-Sapete, a me un po’ di sole non dispiace – cambia improvvisamente argomento Flashback, uscendo dal cono d’ombra per tornare nel deserto.

Sulla bandiera appare un grosso punto interrogativo rosso, e Marrina chiede:

-Ho detto qualcosa di sbagliato?

C’è un possente tuono nel cielo, assolutamente sgombro di nuvole. Cloak si alza in piedi.

-Credo che qualcuno ci stia chiamando.

 

Spider-Girl si toglie le mani dalle orecchie, avvicinandosi al dio che ha appena evocato il rombo che quasi la assordava.

-Wow, dev’essere utile in caso di ingorgo.

-Sicura che questo tuo…”senso” non segnali pericoli?

-Finora neanche un leggero pizzicore. D’altronde, oltre all’insolazione, non vedo che grandi pericoli ci possano essere nel deserto del New Mexico…

-Straordinario, il tuo senso ti permette anche di percepire la tua posizione?

-Uhm, no, per quello mi bastano gli occhi – risponde la ragazza indicando la targa della jeep abbandonata.

-E questo…apparecchio…è originario solo di questo deserto? Qual è il suo scopo?

-Sei un po’ strano, Dargo. Voglio dire, anche Seth era un dio, ma almeno sapeva dove si trovava…

Mentre continuano il discorso, May continua a controllare il posto. Sembra abbandonato da anni, forse decenni.

-Io sono di origine terrestre, ragazza. E’ che queste costruzioni primitive mi sembrano tutte uguali!

-“Primitive”? Okay, come base militare mi sembra piuttosto messa male ma… aspetta, vieni anche tu dal futuro, giusto?

-Quattro o cinque secoli, a quanto ho capito. Non è la prima volta che viaggio nel tempo.

-Wow… rassicurante il fatto che non ci saremo ancora fatti saltare tutti per aria.

-Onestamente, Spider-Girl, spero vivamente che il tuo futuro sia più rincuorante di quello da cui provengo io. Spero che Morph sappia davvero il fatto suo riguardo tutta questa missione… vorrei tornare da Salla il prima possibile.

-“Salla”? – si interroga May con una punta di sospetto nel tono di voce.

-Mia moglie. E’ rimasta molto scossa dall’ultimo scontro contro Zarrko, non vorrei mai metterla troppo in pensiero.

-Moglie. Perfetto. Dove sono i teleporta quando ti servono?

Cloak spalanca il suo mantello proprio in quel momento, rilasciando gli altri due terzi degli Exiles (non troppo felici del viaggio).

-Allora, scoperto niente? – chiede Flashback.

-Non molto. Siamo in una base militare abbandonata nel New Mexico… sembra piuttosto danneggiata, deve averla colpita un tornado o qualche altra catastrofe… beh, che c’è?

Flashback si volta verso Cloak e Morph; il primo si sta mordendo un labbro, l’altro indossa un’ingombrante tuta antiradiazioni.

-Vi scongiuro, ditemi che solo nella mia linea temporale questo è un pessimo posto in cui trovarsi…

Si sente un fischio che cresce sempre di più, come quello di una bomba che sta cadendo. Spider-Girl si irrigidisce.

-Uh-oh. Senso di ragno!

-Nessuno alzi un dito senza un mio ordine!!! – grida Morph, non riuscendo a coprire il rumore di mezza tonnellata di rabbia e muscoli verdi atterrare dopo un salto di chilometri.

La forza dell’impatto è sufficiente a catapultare gli Exiles contro l’esterno della vecchia Base Gamma, mentre un energumeno verde alto due metri e mezzo dice:

-Stupidi umani!!! Che cosa ci fate nella casa di Hulk!?

Morph si trasforma in una copia esatta del Dottor Samson, alzando le braccia in segno di resa.

-Stia calmo, dottor Banner, non siamo qui per…

-Banner!? Hulk odia Banner!!!

Un solo pugno del gigante di giada fa tremare il terreno come un piccolo terremoto, ed arriva troppo velocemente perché nessuno degli Exiles sia pronto a resistere all’onda d’urto.

Morph cade a terra, e quando alza lo sguardo è sovrastato da un Hulk pronto a colpirlo.

-HULK SPACCA AMICI DI BANNER!!!

-Oh mamma…

 

Un martello incantato colpisce Hulk in pieno petto, riuscendo persino ad allontanarlo di una cinquantina di metri.

-Ottimo lavoro, Dargo! Adesso però dobbiamo ritirarci prima che… un secondo, il Tallus chiama.

Morph controlla il dispositivo sul proprio polso, e la sua mascella si allunga fino a toccare terra.

-Sono pronto a portarci via – annuncia Cloak allargando il proprio mantello fino ad aprire un passaggio abbastanza grande per sei.

-Non possiamo. La nostra missione è… “neutralizzare Hulk” – annuncia Morph.

Il mostro verde corre nel deserto, caricando a testa bassa come un rinoceronte inferocito in direzione di Dargo.

-Hulk spacca uomo martello!

-Provaci – risponde Dargo, rilanciando il martello. Hulk si abbassa durante la corsa, riuscendo ad investire il dio come un treno in corsa.

Spider-Girl cerca di fermarlo coprendone la faccia con della ragnatela, ma è inutile. Il martello torna a destinazione appena in tempo perché Dargo lo usi per colpire la faccia di Hulk e toglierselo momentaneamente di dosso.

Morph trasforma una mano in un megafono per trasmettere gli ordini successivi:

-Cloak! Preparati a teleportarlo il più lontano possibile! Flashback, aiutami a distrarlo!

Marrina si unisce allo scontro, nel tentativo di immobilizzare una delle braccia di Hulk. Il risultato è che lo stesso pugno che si abbatte sulla faccia di Dargo la scaraventa nel deserto.

Spider-Girl continua a saltare il più velocemente possibile, evitando ogni singolo colpo del mostro ma non riuscendo a fargli sentire nemmeno uno dei suoi colpi.

-Mi servirebbe una mano qui!!!

-Ehi, pelleverde! Perché non te la fai con uno della tua taglia!?

Hulk si disinteressa completamente alla ragazza, vedendo davanti a sé la Cosa attorniata da almeno trecento uomini identici a Flashback.

-Hulk ha già spaccato testa di roccia! Adesso Hulk spacca ancora così testa di roccia resta spaccato!

-Ti odio – rivela uno dei Flashback guardando in direzione della “Cosa”, mentre Hulk sta correndo furioso verso di loro.

Un attimo prima dell’impatto, tutti i Flashback tranne uno scompaiono in un batter d’occhio e la Cosa si trasforma in una versione peluche di H.E.R.B.I.E; Hulk non ha modo di fermarsi prima di cadere all’interno del mantello di Cloak, che svanisce subito dopo.

Gli Exiles tirano il più lungo sospiro di sollievo della loro breve carriera; subito dopo Cloak ricompare.

-Fatto. È in mezzo all’oceano… È stato facile, fino a poco fa avrei sofferto per tutti questi teletrasporti a lungo raggio.

-Morph, quando incontri un mostro che più si arrabbia e più diventa forte, l’ultima cosa da fare sarebbe parlare della cosa che odia di più al mondo!!! – protesta vivacemente Flashback, mentre Morph si limita a far comparire una borsa di ghiaccio sopra la testa.

-D’accordo, ho toppato, ma non mi sembra il momento di…

-Credi che basterà una nuotata a fermarlo? Quello è Hulk! Potrebbe trattenere il fiato per un giorno intero!!!

-Gardner… detto da compagno di sventure… chiudi il becco per qualche minuto, per pietà.

-Te lo puoi scordare! Stai guidando questo gruppo alla giornata, Morph…ammettilo, non hai la più pallida idea di come comandare!

In lontananza, Spider-Girl e Marrina stanno aiutando Dargo a rialzarsi, cercando di ignorare il litigio.

-Battaglia impressionante, ragazza, ma hai corso un grosso rischio avvicinandoti così tanto – dice Marrina.

-Lo so…e ho ancora i brividi quando ci penso… ho agito d’istinto.

-Ha schivato Mjolnir… non ci posso credere, ha schivato Mjolnir. Nessuno ci pensa mai, a schivare quest’accidenti di martello!!!

-Dovremmo andarcene di qui, sarà il primo posto in cui tornerà – consiglia Marrina.

Improvvisamente, i sei Exiles scompaiono in raggi di luce che avvolgono i loro corpi e sembrano farli a pezzi molecola dopo molecola.

Un periodo indefinibile di tempo più tardi, si ritrovano sopra una piattaforma luminosa all’interno di una sala di teletrasporto. Tutti sono sorpresi dall’evento, tranne Flashback che punta il dito contro Morph continuando:

-E un’altra cosa! Com’è che continuiamo a teleportarci ogni cinque minuti? Sono stufo di saltare in un posto, fare a botte e scappare via per fare a botte in un altro posto! Che fine hanno fatto i super-eroi che volano? E’ tutto un teletrasporto unico adess-

Una ragnatela sigilla la bocca del canadese, e Spider-Girl indica la persona che è appena entrata nella stanza.

E’ un uomo estremamente magro, dalla pelle verde ed un cranio ipersviluppato e spugnoso. Indossa un camice bianco e dei pantaloni viola.

-Benvenuti. Sono il dottor Robert Bruce Banner, ma potete chiamarmi… il Capo. Credo dovremmo parlare.

 

Una stanza dalla tecnologia così evoluta da rendere impossibile immaginare a cosa serva anche uno solo dei suoi dispositivi. Il Capo controlla la sua strumentazione per verificare che il racconto degli Exiles sia plausibile, mentre parla ad alta voce.

Su una miriade di schermi fluttuanti, immagini di città americane rase al suolo o ridotte in rovina… New York, Chicago, Los Angeles, Las Vegas…

-Affascinante… in tutte le vostre realtà, la bomba gamma ha trasformato me in Hulk al posto di Rick Jones, che non ha subito alcuna trasformazione. Ed un’altra persona ha ricevuto un intelletto ipersviluppato al mio posto? Sì, davvero affascinante.

-Che ne è degli altri eroi? Nessuno ha provato a fermare questo mostro… Namor, per esempio?

-Non ho idea di chi tu stia parlando, Marrina. Appena l’esercito capì di non potere nulla contro il potere di Hulk, chiamarono a raccolta tutti quanti i super-esseri disponibili. I Fantastici Quattro, Iron Man, Thor…

-Senza Rick Jones non ci sono mai stati i Vendicatori…senza FQ, Namor non ha mai recuperato la memoria o rianimato Capitan America… - riflette Cloak.

-Ha ucciso Thor? E’ un dio immortale! – protesta Dargo.

-Hulk prese in ostaggio un’infermiera e gli fece lasciare il martello. Appena Thor tornò mortale, uccise entrambi. Gli do la caccia da anni… ho usato il mio cervello per costruire macchine del tempo, robot assassini, satelliti che controllano il clima ed ogni genere di arma… ma lui in qualche modo riesce sempre a cavarsela.

-Non te la prendere, nemmeno il Capo della mia linea ha concluso un granché – cerca di consolarlo Flashback.

-Ma non ha senso! Ho conosciuto Rick Jones, è stato la spalla di…beh praticamente chiunque. Mio padre ha ancora le registrazioni del suo talk show! Era un bravo ragazzo al limite del nauseabondo, insomma!

-Rick ha avuto un’infanzia…tormentata, Spider-Girl, anche se forse non quanto la mia. Le radiazioni gamma hanno riportato in luce tutta la rabbia di un orfano, moltiplicata centinaia di volte dall’immensa quantità di adrenalina prodotta dal suo corpo.

-Dì la verità…hai un piano, vero? Ti prego dimmi che almeno tu hai un piano… - chiede Morph, a cui il Capo risponde con un mezzo sorriso.

-Sono l’uomo più intelligente del pianeta, cosa credi. Ho smesso di credere nella sua riuscita da quando sei anni fa ho dimostrato matematicamente l’impossibilità dell’esistenza di Dio, ma forse voi siete la risposta alle mie preghiere silenziose.

Davanti all’uomo verde appare l’ologramma di un cilindro metallico lungo un braccio, e brillante di una fioca luce nera.

-L’ho già esiliato nello spazio o in altre dimensioni, ma riesce sempre a tornare. L’unica soluzione è ucciderlo, e per essere certi di uccidere Hulk c’è una sola possibilità… disintegrarlo. Questo è un generatore di anti-gluoni calibrato sulle emissioni gamma del suo corpo; dovrà solo toccarlo e smetterà di esistere. Il problema è che… le radiazioni che emette costantemente bloccano ogni tipo di meccanismo. Non posso teleportarlo, o farlo spostare da un robot, nemmeno lanciarlo. Deve essere spostato manualmente... e voi siete già stati in grado di combatterlo da vicino, anche se per poco.

-Perché ucciderlo? Non potremmo assorbire i raggi gamma del suo corpo, curandolo? – propone Marrina.

-Ci ho provato, ma è un procedimento che richiede una distanza ravvicinata… e molto tempo. Milioni di persone sono già morte per colpa sua… per colpa della mia Bomba Gamma.

-Forse Cloak potrebbe inghiottirlo? – propone Morph. Il teleporta scuote la testa.

-Mi dispiace, ma faccio già fatica a gestire la furia della Fenice che mi alimenta… non riuscirei a gestire una rabbia come quella di Hulk all’interno del mio vuoto, non senza rilasciare la Forza Fenice.

-Allora…lo so che questo non è il vostro mondo, ma…mi aiuterete?

-Quel mostro mi deve una rivincita – risponde Dargo, sorridendo. Gli altri Exiles sono un po’ più scettici.

 

Spiagge di Los Angeles… o quel che ne rimane dopo anni di abbandono.

Flashback osserva con un binocolo (in realtà una mano di Morph) il colosso verde che nuota a trecento chilometri orari verso la riva, mentre Spider-Girl lega con la ragnatela il cilindro mortale al martello incantato.

-Spiacente ma io mi chiamo fuori… potrei fargli apparire un mio doppione davanti al naso, ma dovreste comunque passarmi il cilindro.

-Nessun problema, se non funziona mi trasformerò in una fionda. Dargo, Cloak, siete pronti?

-Dammi solo un secondo – risponde Dargo iniziando a far roteare il martello. Quando raggiunge la velocità desiderata annuisce, e Cloak lo inghiotte nel mantello.

Morph fissa con inquietudine l’eroe di colore. -Sarebbe bello usare appieno il potere della Fenice per annientare Hulk, ma quell’uccellino affamato potrebbe presentare un conto molto salato, in cambio.

Nell’oceano, Hulk si trova davanti un mantello verde che appare dal nulla; cambia direzione appena in tempo per evitare che Mjolnir lo colpisca, e continua a nuotare sempre più velocemente.

-Ma quel ragazzo ce la fa a colpire il bersaglio una sola volta!? – si lamenta Morph trasformandosi in un soldato imperiale da Guerre Stellari.

-Non sottovalutate i riflessi di Hulk, è molto più veloce di quel che sembra. Dovrò tenerlo occupato… vi dispiace voltarvi?

-Sei sicura di volerlo fare? – chiede Flashback, coprendo gli occhi che Morph si è fatto crescere dietro la testa.

-Non mi piace usare questo potere, ma sono l’unica a poter diventare abbastanza forte da rallentare Hulk. Mi raccomando, una volta che mi sarò trasformata statemi lontani… perderò completamente la testa e attaccherò qualunque cosa veda come una minaccia.

Morph diventa un bel Cupido rotondetto. -E da quando il libero amore è una minaccia?

-Morph… sposata con un imperatore mondiale che solleva cento tonnellate…- gli ricorda Flashback.

Morph ritorna istantaneamente al suo aspetto normale. -Dicevo…buona fortuna, ragazza! Cioè, signora!

Marrina si tuffa in mare e nuota velocemente al largo… da dove le onde si fanno improvvisamente più grandi e potenti.

-Se ti interessa, è una verde naturale – sussurra Morph.

-Sei incurabile – risponde Flashback.

Intanto, sotto una tempesta furiosa apparsa dal nulla, qualcosa inizia a crescere sotto le acque… bloccando la direzione di Hulk, un muro dorato di scaglie si alza dal mare. Poi senza alcun preavviso, la testa del drago-serpente si solleva dalle acque. Solo la testa è grande quanto una nave da crociera, e la coda è almeno venti volte più lunga.

-Porca…come ha fatto a diventare… quella cosa!? – resta a bocca aperta Spider-Girl mentre ripone l’armatura in un sacco di ragnatela.

-Leviatano – ricorda Flashback – E’ così che avevamo chiamato questa forma nel mio mondo. Le petroliere che ha divorato hanno distrutto l’ecosistema di tutta la cosa est del Canada… si era fatta un nido in Groenlandia.

-Ma Alpha Flight l’ha salvata, giusto? – suggerisce Morph.

-No. Quando ha capito di non poterla più controllare, Guardian le ha fritto il cervello con una scarica elettromagnetica e ha rivenduto la sua carne ai Devianti.

-Aspetta… James Hudson, Guardian? Il Capitan America del Canada!? E’ uno dei più grandi eroi del mondo!

-Hudson è tante cose, Morph… capo di Alpha Flight, flagello del Canada e criminale più ricercato del pianeta… ma non lo definirei “eroe”.

Prima che uno degli altri Exiles possa replicare, Cloak appare all’improvviso con un’espressione estremamente preoccupata.

-Non sta funzionando! Hulk è troppo veloce per Marrina, che blocca la visuale a Dargo… sta raggiungendo lo stesso la riva. Presto ci ritroveremo con due mostri verdi inarrestabili!

-Dov’è Dargo? – chiede Spider-Girl.

 

Spiagge di Los Angeles. Dargo Ktor rotea il martello ancora un’altra volta, assolutamente concentrato sul suo obiettivo.

-D’accordo… forza, Dargo. Un solo colpo. Un solo colpo a segno e torni a casa… Salla starà preparando la cena nel nostro loculo…un solo colpo ed aprirai la porta per baciarla…

Il mostro emerge dalle acque, correndo verso il dio e ricolmo di rabbia verso il mondo.

-Hulk spacca amici di Banner!

-Provaci, su…non chiedo di meglio…adesso!!!

Dargo lancia il martello quando è a meno di tre metri di distanza, quando sbagliare bersaglio è impossibile. Hulk si lancia a terra in scivolata come se stesse giocando a baseball, ed il martello gli passa sopra la testa. Approfittando dello slancio, colpisce Dargo con un pugno sul mento che lo fa volare di centinaia di metri.

Hulk salta verso di lui, velocemente; il martello sta già tornando indietro.

Dargo non vede nemmeno arrivare il secondo pugno, ancora più potente. Le gambe di Hulk si flettono con forza ancora maggiore, ed il terzo pugno scaraventa Dargo già contro uno dei palazzi della città.

E’ stordito dal colpo quando vede Hulk arrivare in volo per il colpo di grazia… alle sue spalle, Mjolnir vola a tutta velocità per colpirlo alle spalle.

Hulk è proprio sopra di lui, ed il martello solo un metro dietro le sue spalle. Sono passati sessanta secondi da quando è stato lanciato.

C’è un lampo di energia mistica. Il dio muscoloso lascia spazio al capellone biondo del 26simo secolo, ed il martello invincibile torna ad essere un semplice bastone da passeggio, bruciando la ragnatela che lo lega al cilindro.

Dargo non fa in tempo a capire cosa stia succedendo. Il destro di Hulk attraversa la sua testa ed un muro di granito, e del cervello del Thor del futuro resta solo una grossa macchia su una mano verde.

Il bastone verde cade a terra, ignorato dal gigante.

-Stupido umano! Hulk te l’aveva detto che ti spaccava!

Poi si volta, vedendo dietro di sé gli Exiles. Cloak sbianca in volto. Flashback sembra non poter più restare in piedi. Ed i pensieri di Morph si susseguono troppo veloci per fargli fare qualunque cosa. Spider-Girl è immobile.

-Amici di Banner! Hulk spacca tutti amici di Banner… è colpa di Banner se Hulk è Hulk!

-New York – dice Spider-Girl con voce spezzata.

Hulk corre, e lei afferra Cloak urlandogli in faccia:

-Mandaci a New York!!! Subito!!!

Anche se shockato, Cloak intuisce. Lei salta sulle spalle del mostro in corsa, che convinto di poterlo spaccare corre dritto nel buio all’interno del martello di Cloak.

Una ragnatela si aggancia a un cilindro metallico.

 

New York City, la più grande città fantasma del mondo da quando Hulk ne ha raso al suolo metà.

Adesso appare dal nulla sbattendo contro un autobus, passandoci attraverso. Straccia il mezzo come se fosse fatto di carta, e si guarda intorno: davanti a lui, davanti a un grattacielo, c’è Spider-Girl. La maschera ne cela ogni emozione… tranne l’unica che al momento rivaleggia con quella del mostro stesso: la rabbia.

-Hulk spacca uomo-coperta! Hulk spacca ragazza ragno!!!

-Provaci.

Hulk cerca di colpirla, ma i riflessi della ragazza sono troppo anche per la sua velocità. La insegue nei suoi volteggi e capriole, avvicinandosi ad un vicolo. Lei tesse tele in continuazione, senza rallentare minimamente il passo del mostro.

-Stupide ragnatele! Hulk spacca comunque ragazza ragno!

-Provaci – ripete una voce dal vicolo, a cui Hulk risponde con un urlo primitivo di rabbia incontrollata. Un pugno soltanto è sufficiente a demolire un muro portante dell’edificio alla sua sinistra, che gli crolla parzialmente in testa.

Spider-Girl è già lontana. Si muove in continuazione, sfruttando gli echi dei vicoli per impedire al mostro di capire dove si trovi. E continua a parlare in continuazione.

-Avanti, mostro, vuoi spaccarmi? E’ tutto quello che vuoi, non è così? Uccidi tutti quelli che pensi abbiano avuto un’infanzia migliore della tua. Tutta la gente che ha altre cose per cui vivere… tutto potere, niente cervello. Niente responsabilità… nessuna compassione.

-Basta parlare!!! Hulk odia parole! Hulk spacca ragazza ragno! Hulk spacca parole!!!

-Vuoi spaccarmi, Hulk?

Una luce illumina il vicolo. Un ragno-segnale. La silhouette della ragazza, avvolta in una complicata tela che avvolge due palazzi, è ben distinguibile.

-Avanti. Provaci.

-Hulk spacca luce!!!

Il colosso corre verso la luce, colpendo con un unico potentissimo pugno il corpo della ragazza… ed in silenzioso bagliore di luce nera, scompare.

Spider-Girl esce dalle ombre, dietro alla copia di ragnatele attorno a cui ha tessuto il cilindro metallico. E crolla in ginocchio, esausta e shockata.

 

Un gigantesco serpente marino si innalza sopra Los Angeles, trovandosi davanti un mantello verde spalancato. Ed emette un potente ringhio di sfida.

Il mantello non reagisce. Il serpente si scaglia contro l’abisso di Cloak, che si allarga quanto basta per farne passare la testa.

Il vuoto la risucchia al suo interno, e Cloak richiude il mantello rannicchiandosi in posizione fetale. Resta così per più di due minuti, e proprio quando pensa di non poter più resistere si lascia andare.

Apre il mantello a New York, lasciando uscire una Marrina esausta, ma umanoide, la carne coperta dall’armatura composta delle sue squame naturali.

-Sto…congelando… - dice battendo i denti.

-Sì, anche io ho freddo adesso.

In lontananza vede Spider-Girl che, senza maschera, piange sulle spalle di Flashback… mentre Morph ha trasformato le braccia in pale per scavare una fossa.

Non vuole chiedere niente. Cloak resta in silenzio.

Quando il gruppo ha terminato l’ultima preghiera, ed il Tallus al braccio di Morph inizia ad emettere una serie di beep sempre più rapidi, il mutaforma annuncia:

-E’ il momento di partire. Preparatevi, ragazzi...

-Io non vengo – interviene Cloak con voce grave, ancora più oscura del solito.

-Pessimo momento per scoprire il senso dell’umorismo – risponde Flashback.

-Sono serio. Ho perso così tanto...la mia Tandy, il mio mondo...ed ora che ho il potere della Fenice, posso fare qualcosa per salvarlo. Forse posso ancora bandire i servi di Set dalla mia dimensione.

-Il potere non è stato sufficiente a salvare Dargo – nota cinicamente Marrina.

-Un errore di cui mi pentirò per sempre. Ma se io morissi tra gli Exiles, chi salverebbe il mio mondo?

-L’Agente Temporale ha detto che tornare a casa prima del dovuto è pericoloso – ricorda Flashback.

Il suono del Tallus è sempre più insistente, e Morph si sbriga a farlo notare:

-Salteremo da un momento all’altro...se dovete dire “ti amo” a qualcuno, è ora.

-Buona fortuna; ci incontreremo di nuovo, su un qualche mondo.

Con queste ultime parole, Cloak svanisce in una fiammata di energia cosmica una frazione di secondo prima che gli altri Exiles lascino questa linea temporale.

 

La fortezza volante del Capo, la mattina seguente.

Bruce Banner è soddisfatto. Dopo anni di continue frustrazioni per colpa di quel mostro senza cervello, finalmente è libero dai sensi di colpa e dai fantasmi.

Tutto ciò che lo collegava alla vita precedente alla bomba è ormai morto o privo di significato.

Sospira. Ha aspettato tanto di quel tempo per questo momento, che adesso sembra quasi... banale.

Per un attimo considera anche la possibilità di lasciar perdere i suoi progetti. Ma solo per un attimo.

Preme un fatidico pulsante. Su uno schermo appare una scritta verde: TESTATE GAMMA PRONTE AL LANCIO.

Il Capo sorride, dando addio a Bruce Banner e all’unico essere vivente che finora gli ha impedito di usare a dovere la potenza distruttiva dei raggi gamma.

-E ora...conquistiamo il mondo.

Le sue dita verdi sono ferme sul pulsante che lancerà gli ordigni...e restano ferme.

-Però… forse dovrei controllare il sistema. Gli eroi hanno avuto tutto il tempo di sabotare le testate, mentre combattevo Hulk. O forse ho sottovalutato la forza che guida gli Exiles. Chissà di quali conoscenze dispongono?

La scritta verde continua a lampeggiare. Non ha che da premere un unico, singolo pulsante, ed il mondo sarà ai suoi piedi.

Nella sua mente riecheggia la voce di una ragazzina, registrata dai suoi sistemi di monitoraggio. Una sola parola, in un loop continuo.

“Provaci”.

“Provaci”.

“Provaci”.

“Provaci”.

“Provaci e Hulk ti spacca” – risponde una voce possente. Il Capo alza lo sguardo, e riflesso sullo schermo non vede il proprio volto… ma quello di Hulk.

LANCIO TESTATE GAMMA ABORTITO.

-Forse…forse dovrei vedere uno psicologo…

 

Al di là del tempo

Una figura incappucciata osserva il colossale muro di cristallo, fissando intensamente il cadavere di Dargo che è appena apparso al suo interno.

-Un caduto e un disperso, già così presto. Spero di non dover eliminare questo gruppo e ricominciare tutto da capo...non un’altra volta.

 

CONTINUA